Cronaca della prima avventura “La squadra suicida” della campagna di D&D “Quella sporca quartina”
Antefatto; Indice delle sessioni; Prima sessione
Ecco i membri della sporca quartina:
Il sicario
Heydak Shad è uno Shadar-kai, un Sicario nell’Ombra, mandato dalla Regina Corvina nel mondo per sterminare gli imperiali. Per un qualche motivo, non ancora ben capito, appena arrivato Heydak è un po’ come ritornato bambino e si è messo a osservare incuriosito e affascinato questo nuovo mondo di colori e profumi, perdendo di vista la missione che era stato inviato a compiere. Anche quando è stato catturato dagli Orchi e condannato al supplizio, ha vissuto tutto come in un sogno. È il personaggio di Alberto.
La fanciulla
Iris (si legge AIRIS) O’Connor è una giovane imperiale che faresti male a sottovalutare. Un po’ goffa, sembra il prototipo della damigella in pericolo, finché non evoca qualcuno dei suoi spiriti pac-man a divorarti corpo e anima! I suoi poteri divini sono strabilianti, ma per il momento preferisce mantenere il riserbo su quale sia la loro precisa origine. È un’imperiale e per di più un’incantatrice: appena catturata dagli Orchi, la Sposa della Bestia la ha condannata a morte. È il PG di Luna.
Il cavaliere
Llew, del clan della Bestia Guardiana, è stato addestrato fin da bambino per diventare una letale e fedelissima arma vivente al servizio dei senatori dell’Impero. Ma quando, dopo la partenza dell’Imperatore e l’inizio della guerra civile, è stato costretto ad assistere agli atroci atti di repressione messi in atto dai suoi padroni, Llew ha cominciato a mettere in dubbio gli insegnamenti che gli erano stati impartiti, fino alla decisione di disertare dopo l’ennesimo massacro. Mentre vagava senza meta è caduto facile vittima di un’imboscata degli Orchi; non ha quasi opposto resistenza. Individuato come uno degli scherani più fanatici dell’Impero è stato subito condannato a morte. È il personaggio di Gianmarco.
Il cortigiano
Lucius Vassago è una vittima innocente, un poveraccio che si è torvato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non crederete mica alle accuse dl furto del Khan Orco che lo aveva preso come tesoriere o, peggio ancora, a quelle degli Artigli della Bestia che giurano averlo visto compiere riti sacrileghi di fronte all’idolo di un’entità di cui è proibito persino ripetere il nome. Già era dovuto fuggire dall’Impero per calunnie simili, poverino! Fatto che sta che nessuno si è impietosito e lo hanno condannato a una lenta agonia. È il personaggio di Filippo.