Una raccolta di informazioni sui popoli, le terre e le leggende della campagna “Quella sporca quartina”
Geografia minima
L’impero sorge nel cosiddetto Meridione, ossia le terre temperate e lussureggianti che circondano il Mar dei Tritoni. A settentrione è delimitato da catene di montagne altissime e scoscese; è noto un unico valico, il Passo dei Rimpianti, che porta a Nord nella gelida e inospitale Iperborea. Le montagne poi scemano lentamente verso sud-est, dove si trovano le Brughiere, abitate da popoli ostili e selvaggi. A ovest, passati gli stretti, il mare si perde nell’Oceano Stellato, oltre il quale si trova il mitico Soglio del Drago.
Mito cosmogonico
I popoli del Meridione più o meno concordano su questo mito cosmogonico: i tre Titani forgiarono il mondo dal Caos primigenio: l’Aquila o Fenice, che rappresenta il cielo e il coraggio; il Verme o Drago, che rappresenta la terra e l’astuzia; la Piovra o Leviatano, che rappresenta il mare e la pazienza. Fenice e Drago sono protagonisti di opposte leggende su chi abbia scoperto il fuoco e lo abbia donato ai mortali.
Popoli del Meridione e delle terre limitrofe
Quello che segue è l’elenco dei popoli che abbiamo incontrato fino ad ora; chiaramente ce ne sono altri. Per ogni popolo c’è il nome “leggendario” che uso nel gioco quando mi perdo nella fuffa e il nome “tecnico” relativo al regolamento: i due nomi sono sinonimi e possono essere usati entrambi.
- Imperiali = Tiefling
- Ungri = Orchi
- Iperborei = Elfi alti
- Forestari = Elfi silvani
- Sicari nell’Ombra = Shadar-kai
- Corsari = Githyanki
- Longobarbi = Nani di montagna
- Nibelunghi = Nani di collina
- Gnomi = Gnomi di foresta
- Visigobli = Hobgoblin
- Boscaioli (Burgundi)= Bugbear
- Ircani = Uomini
Linguaggi
Usiamo pochi linguaggi per rendere il gioco più giocabile.
- Comune: la lingua corrente usata dai popoli sottomessi all’impero. Umani.
- Infernale: la lingua della classe dominante; la parlano gli Imperiali e chi ha posti di comando o responsabilità; Diavoli. Hobgoblin.
- Elfico: Elfi.
- Silvano: la lingua del popolo fatato: Gnomi; Marmotte; Driadi; eccetera
- Draconico: la lingua del Soglio del Drago.
- Primordiale: tutto ciò che origina dal Caos: principalmente Demoni. Orchi e popoli selvaggi vari.
- Celestiale: la lingua degli spiriti e degli dei del Cielo. Usata come lingua sacra da Umani e Elfi.
- Abissale: la lingue degli spiriti e degli dei del Mare. Corsari.
- Nanico: la lingua degli spiriti e degli dei della Terra. Nani, Giganti, eccetera.
Riti, credenze e religioni
- Nell’Impero si adora principalmente il Dominatore dell’Inframondo, Asmoneo, con la sua corte di nove principi degli inferi: Dispater, Mammona, Zariele, Beliele & Fierna, Mefistofele, Belzebù, Levistus, Glasia.
- Dopo la serrata di Erode IV Aristobulo Sotere, tutti i membri del Senato e dell’alta nobiltà appartengono al Sangue; i notabili dei popoli sottomessi possono essere ammessi nella nobiltà tramite un rituale che prevede l’assunzione del Sangue e che trasforma il candidato in un Imperiale.
- Si offrono riti apotropaici anche a entità ostili, come Dagon, il demone degli abissi, o la Regina Corvina, la signora dei Sicari nell’Ombra.
- Il culto del Sole Invitto: gli Uomini adorano il Sole, da cui la Fenice avrebbe preso la scintilla del fuoco e l’avrebbe loro donata. E’ un culto messianico; nell’Impero è tollerato il culto di Pelor, il bonzo identificato con il Messia, che predica la mansuetudine. Fuori dell’Impero fioriscono i culti millenaristici che aspettano il Messia, che li condurrà alla vittoria contro gli oppressori.
- I popoli selvaggi delle brughiere adorano principalmente gli antenati, degli spiriti locali o i demoni; fanno eccezione gli Ungri, che da pochissimo si sono convertiti al culto monoteistico della Bestia sotto la guida della Sposa della Bestia, e i Visigobli che da quando sono stati assorbiti nell’Impero hanno venduto le loro anime a Dispater.
Breve storia dell’Impero
Siamo nell’anno 997 ab urbe condita.
Prima della fondazione di tiro
- Prima dell’arrivo degli Imperiali, sul Meridione dominavano gli Elfi;
- Il Re e la Regina degli Elfi erano Febo e Corvina; lui amava il giorno e la luce, lei la notte e l’oscuirtà;
- Quando giunsero i primi Imperiali la Regina ordinò di giustiziarli tutti perchè erano sbarcati sotto un cattivo presagio;
- il Re li graziò, affascinato come era dalla loro nuova arte, sconosciuta agli Elfi: la scrittura;
- Quando gli Elfi iniziarono a scrivere, il tempo iniziò a scorrere anche per loro, conobbero la morte e la grazia fatata che li avvolgeva a poco a poco sparì.
Erode I Nicatore (1-185)
- Fondò Tiro; gli anni nell’Impero si contano ab urbe condita.
- Comparsa dei Quattro Cavalieri.
- Conquistò il Meridione, scacciando gli Elfi avvalendosi di Uomini e Orchi. Gli Elfi si divisero in tre stirpi: i Forestari, che si sottomisero all’Impero; gli Iperborei, che seguirono il Re al Nord in esilio; i Sicari che si ritirarono nell’Ombra con la Regina Corvina, giurando vendetta.
- Fondò Tripoli, Cartagine e Cirene.
- Fu trovato pugnalato a morte al centro del suo serraglio, circondato di cadaveri. L’unica superstite era Cassandra, la figlia di Corvina che era diventata la sua riluttante concubina.
Erode II Necrofago (185-293)
- Figlio del Nicatore.
- Consolidò la presa dell’Impero sul Meridione. Fondò Sidone.
- Fu un grandissimo stregone e negromante; fu lui a creare la prima Gul, Cassandra, e a fondare l’Accademia Erodiana di Negromanzia nella Bottiglia.
- Sotto il suo regno si palesò Pelor il Messia, che egli giustiziò assieme ad Haktar, il generale Imperiale che si era convertito alla nuova fede.
- Fu assassinato dai Sicari nell’Ombra.
Erode III FILODEMO (293-487)
- Figlio del Necorfago
- Decretò la tolleranza nei confronti dei culti non diabolici; con il tempo aprì il Senato e la gerarchia imperiale anche ai notabili non del Sangue.
- Sposò un’Ircana, Berenice; durante la sua lunga malattia ci fu la Reggenza di Berenice, l’unica persona non del Sangue che abbia mai cinto la Corona Ferrea.
- Durante il suo regno, Belisario, il più grande generale che l’Impero abbia mai conosciuto, sottomise i Corsari e sconfisse il Soglio del Drago, riportando immense ricchezze. Conquistò Palmira, l’ultima città-stato Ircana rimasta.
- Morì senza eredi dopo una lunghissima malattia.
erode IV aristobulo sotere (487-623)
- Zio del Filodemo; alla morte del nipote fu acclamato imperatore dalla 1^ Legione, la Pretoria.
- Con la Serrata riportò il Senato sotto il controllo del Sangue; lanciò una persecuzione contro il culto di Pelor, per porre argine agli eccessi del nipote.
- Ritorno dei Quattro Cavalieri: conquista di Meroe e sconfitta dei Nubiani; tentativo di conquista della Bottiglia, che per conseguenza mise al bando l’Accademia Erodiana di Negromanzia. Provò a conquistare l’Iperborea e condusse molte campagne contro i Visigobli e gli Ungri. Assoggettò i Burgundi.
- Iniziò la costruzione del Vallo.
- Fu assassinato dai Sicari nell’Ombra.
erode v aristobulo ireneo (623-800)
- Figlio del Sotere.
- Terminò la costruzione del Vallo; con lui iniziò un’epoca di pace e prosperità.
- Scambiò dei doni con il Re Febo e permise agli Iperborei di venire in pellegrinaggio al Lago dei Sogni.
- Pur mantenendo il Senato sotto il controllo del Sangue, rilassò molte delle restrizioni volute da suo padre.
- Comprò la fedeltà dei Visigobli offrendo loro terre nell’Impero.
- Fu ucciso dal Monoftalmo, quando quest’ultimo marciò su Tiro.
erode vi monoftalmo (800-854)
- Generale Visigoblo; con la sua legione marciò su Tiro e uccise Ireneo sul suo trono, bevendone il Sangue.
- Il suo dominio fu un’epoca di torbidi e guerre civili, mentre tentava di imporre il suo volere sul Senato ribelle.
- Sconfisse gli Iperborei presso il Lago dei Sogni, ricacciandoli nel gelido nord. Condusse una grande campagna contro gli Ungri.
- Fu ucciso dal Policrate, che era il legato della 1^ Legione.
erode vii policrate (854- )
- Legato della 1^ Legione, assassinò il Monoftalmo durante la campagna contro gli Ungri. Marciò fino ad Ectabana, il primo imperatore a porvi piede e a consultare personalmente l’Oracolo. Sconfisse i popoli selvaggi.
- Riaffermò il dominio del Sangue e del Senato; rase al suolo Durenda, la capitale dei Visigobli, e li sottomise all’Impero.
- Ritorno dei Quattro Cavalieri. Partenza della grande armata per la conquista del Soglio del Drago. Con la partenza dell’Imperatore e la mancanza di sue notizie si crea un vuoto di potere: guerra civile; gli Ungri, spinti dalla Sposa della Bestia, invadono l’Impero; dal nord gli Iperborei si mettono in marcia.