Cronaca della decima sessione della seconda avventura “Per favore non mordermi sul collo” della campagna di D&D “Quella sporca quartina“
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In breve
Siamo tornati al villaggio dei Boscaioli e abbiamo provato a convincerli a darci il virgulto per restituirlo alla driade. Non solo non ce lo hanno dato, ma ci hanno venduto agli sgherri del duca, che sono quasi riusciti a catturarci; nello scontro è morta Iris.
Una notte insonne
La sessione inizia con il gruppo che lascia la Macchia per entrare nel villaggio. Facciamo però prima un piccolo passo indietro: nella notte appena passata, Lucius è visitato da degli incubi che gli ricordano le battaglie sanguinose combattute e la sofferenza patita in queste terre suo popolo ancestrale; non riesce quindi a riposare e non recupera nulla (PF, slots, punti stregoneria), ma anzi si sveglia con il massimo dei punti ferita diminuito di 5 punti. Filippo e il resto del gruppo sono molto preoccupati e provano a lanciare qualche incantesimo, ma sembra senza ottenere particolari effetti.
Comunque, la sessione inizia con il gruppo che arriva in vista del villaggio; a questo punto Svan si allontana, dicendo che a lui non piace stare al villaggio, che preferisce la Macchia e che se proprio hanno bisogno di lui, sarà ad attenderli al limitare della foresta.
Entriamo nel villaggio e come prima cosa puntiamo sulla capanna di Hellwig, sperando che possa aiutare in qualche modo Lucius. Appena lo vede, inizia una serie di scongiuri e riti apotropaici e gli intima di lasciare la sua tenda, poiché è magia cattiva e non vuole essere contaminata da lui. Lucius prova a ribattere, ma lei lo sbatte fuori in malo modo. Ma, prima che il gruppo si allontani, prende un attimo da parte Iris e le dice che sente un cattivo presagio.
Il consiglio dei guerrieri
Ci rechiamo allora nella grande sala comune, dove troviamo Jorr, Jogdald e gli altri guerrieri intenti a bere birra e far baldoria. Ci aggreghiamo alla compagnia e il gruppo spiega loro che l’Albero della Vita sta morendo e che potrebbero salvarlo se restituissero il virgulto. Come la mettiamo con la Luna di Sangue?, chiede Jorr. Lucius e Llew rispondono che in qualche modo faremo, se solo i Boscaioli si unissero alla ribellione contro il Duca, la vittoria sarebbe assicurata.
I guerrieri non sembrano poi così entusiasti della nostra proposta, ne discutono un po’ tra loro e poi promettono di pensarci su; intanto ci propongono di unirsi a loro a bere e festeggiare. Iris e Heydak non sono poi così convinti, sembra loro che ci sia un qualcosa di non detto che aleggia nell’aria, come se ci fosse un disaccordo tra i guerrieri, ma di cui non si può parlare davanti a estranei.
Heydak si insospettisce e con una scusa si alza dal cerchio dei guerrieri e si mette, anche con l’aiuto del suo famiglio, a sbirciare in giro: c’è qualcosa che non gli torna, ma non capisce bene cosa e decide di tornare alla mensa.
Facciamo il brindisi, da cui si astiene Lucius perché proprio è stanchissimo e non se la sente, e dopo in po’ Jorr ci chiede di lasciarli soli a discutere sulla proposta del gruppo. Ci farà sapere cosa hanno deciso, aspettassimo fuori.
La trappola
Il gruppo esce e si divide: Llew decide di uscire dal villaggio per raggiungere Svan, mentre Iris e Heydak si mettono su una panchina al sole, appoggiata a una delle stamberghe che danno sullo spiazzo in cui è stato piantato il virgulto dell’Albero della Vita; Lucius si mette a girare per la piazzetta.
Dopo qualche minuto Iris, Llew e Heydak iniziano a sentire la testa che gira e si fa pesante: devono fare un TS COS che Llew e Heydak falliscono, iniziando a vomitare per coi cadere a terra svenuti. Al contempo, da una delle stamberghe che danno sulla piazza, escono quattro membri del Clan della Bestia Guardiana: due uomini iena e due uomini puma, che saltano sui PG, provando a immobilizzarli: tradimento!
Prima di iniziare lo scontro, passiamo un attimo da Llew: mentre giace per terra nel suo vomito, prima di perdere i sensi, vede arrivare due uomini iena, che lo prendono per le braccia per trascinarlo verso il villaggio.
Tiriamo l’iniziativa e iniziamo lo scontro. Lucius blocca uno degli ingressi alla piazza con una voragine di vuoto siderale, intrappolando due uomini puma; Iris si getta su Heydak e lo rimette in sesto con una preghiera, mentre gli uomini iena stringono su di loro e dalla sala fanno capolino Jorr e Jogdald accompagnati da altri guerrieri. Lucius inizia a scatenare una serie di palle d fuoco sull’ingresso della sala, incendiano l’edificio e bruciando vivi molti dei guerrieri e inducendo a fuggire molti dei sopravvisuti: Jorr e Jogdald, però, riescono a superare l’inferno di fuoco e stringere sul gruppo. Nel frattempo Heydak e Iris stanno combattendo con gli uomini iena e riescono ad abbatterli, mentre finalmente un uomo puma riesce a uscire dalla bolla in cui era intrappolato, tutto segnato dagli artigli di acido che si nascondono nelle tenebre cosmiche: per la fortuna del gruppo è uscito dalla parte sbagliata della bolla e quindi dovrà girare attorno alla casa prima di unirsi alla mischia.
Jorr, coperto di ustioni, estrae il suo immenso spadone e ne evoca gli spiriti di ira che vi risiedono e si getta su Iris, abbattendola con fendente micidiale per poi colpirla nuovamente appena cade a terra. Heydak e Lucius continuano a tempestare i due giganteschi Bugbear: Jogdald lascia questa valle di lacrime, ma Jorr sembra resistere ad ogni attacco e si getta su Heydak, quasi riuscendo a mandarlo a tappeto.
Purtroppo Luna fallisce il TS morte e Iris spira; Lucius, oggi è la sua giornata, da fondo a tutte le sue energie e con un ultimo incantesimo riesce a stendere definitivamente Jorr. Vedendo la scena, i pochi guerrieri che, intimoriti dall’inferno scatenato da Lucius, erano rimasti al limitare della mischia, gettano le armi e si inginocchiano, riconoscendo nello stregone il nuovo capo dei guerrieri, consegnandoli lo spadone che era di Jorr, come simbolo del suo nuovo ruolo.
Filippo non perde tempo e ordina subito a tutti di rialzarsi e di sterminare i membri del Clan ancora presenti nel villaggio.
Sensi di colpa
Finito lo scontro, Lucius ordina a tutti i guerrieri di radunarsi, perché bisogna chiarire questa storia dell’imboscata. Intanto c’è da pensare ad Iris: purtroppo la Verga della Vita era in sintonia con lei e quindi non abbiamo modo di rianimarla. Comunque, ora che abbiamo finito di liquidare i membri del Clan e recuperato Llew, ormai è troppo tardi.
Alberto ha la strana idea di usare la Verga per chiedere aiuta alla Regina Corvina per riportare in vita Iris: gli faccio notare che usare un oggetto sacro al culto umano e solare della rinascita per chiedere il favore della Regina delle Ombre e della morte non è forse un’idea geniale. Allora decide di ripiegare sul diadema di Cassandra, che sicuramente una qualche connessione con il mondo delle ombre la ha; mentre tende dinnanzi a sé il diadema, invocando la Regina, piano piano inizia a formarsi una forma diafana che lo cinge sul capo. E’ Cassandra, che chiede a Heydak di appoggiare il diadema sul capo di Iris, di modo che il suo spirito e quello di Iris si possano fondere, dando così alla principessa elfica la possibilità di tornare nel mondo dei vivi e esigere la sua vendetta sugli imperiali. Siccome si tratta del PG di Luna, siamo tutti concordi di chiedere a lei cosa ne pensa: Luna dice di no, che Iris essendo Iris non gradirebbe la coabitazione con uno spirito avido di vendetta: applausi dagli spalti. Heydak quindi spiega a Cassandra che non può farlo, non se la sente di imporre questo fardello alla sua amica, e ripone il diadema, mentre la forma d’ombra della principessa svanisce.
Portiamo quindi il corpo di Iris da Hellwig (che continua a non premettere a Lucius nella sua capanna), che spiega ad Heydak che ormai è troppo tardi e che non può fare nulla per riportarla in vita; lancia però un Riposo inviolato, rendendo così più facile riportarla in vita un domani.
Nel mentre arriva Llew, roso dal senso di colpa per aver abbandonato il gruppo e lasciato Iris a difendersi da sola. Pianta il suo spadone accanto al corpo dell’amica e giura che non la lascerà più sola e che sarà sempre lì a proteggerla.
Lucius al comando
Lucius intanto raccoglie i guerrieri superstiti nello spiazzo, mentre la sala comune brucia sulla sfondo, quasi una rappresentazione fisica della fine del vecchio ordine nel villaggio. A domanda rispondono che finché il gruppo era nella Macchia è arrivato il siniscalco assieme a una scorta della Bestia Guardiana e ha proposto a Jorr uno scambio: il gruppo in cambio della fine della maledizione della Luna di Sangue sul villaggio dei Boscaioli. C’è stato molto discutere tra di loro, su quale fosse la strada più onorevole e corretta: ma così avrebbero potuto salvare il villaggio e restituire il virgulto a Euridice. Quindi il patto è stato siglato e il siniscalco si è trasformato in uno stormo di pipistrelli ed è volato via.
Qualcuno dei guerrieri non era d’accordo, ma quando i pg sono tornati e hanno proposto di restituire il virgulto senza alcun piano preciso per la salvezza del villaggio, allora anche gli indecisi si sono sottomessi al volere di Jorr.
Comunque ormai il piano è fallito e il patto con il duca non regge più: anzi, probabilmente l’ira di Draco li colpirà con ancora più violenza. Il gruppo ha quindi gioco facile a convincerli a restituire il virgulto alla driade, poiché ormai giocoforza i Boscaioli si trovano dalla loro parte.
Finiamo così la sessione; intanto rientra al villaggio Svan che spiega di aver notato che qualcosa non quadrava e che per questo aveva preferito tenersi alla larga. In attesa si trovare un modo di resuscitare Iris, Luna le prossime sessioni giocherà Svan.
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