Volume II, diciassettesima sessione – Tanta voglia di lei

Cronaca della diciassettesima sessione della seconda avventura “Per favore non mordermi sul collo” della campagna di D&D “Quella sporca quartina

Sessione precedente; Indice delle sessioni; Level Up!

In breve

Abbiamo distrutto la mummia di Tanit e recuperato l’anello nuziale. Siamo quindi volati a Forno per il matrimonio tra Lucius e la Madre. Poi, con un piccolo flashback, siamo ritornati al mausoleo, dove abbiamo consegnato lo spirito di Tanit nelle mani della Regina Corvina.

Heydak va a terra, anzi no

Eravamo rimasti nel bel mezzo dello scontro tra la sporca quartina e la mummia di Tanit. Lucius ne aveva incendiato le bende con i suoi dardi di fuoco e adesso la mummia sta bruciando come una torcia; dopo essere stata colpita da Heydak e Iris mentre tentava di fuggire su per le scale che la portavano verso la libertà, la mummia si era voltata e aveva maledetto Iris e Lucius tramutandoli in statue di sale.

Inizia da qui la sessione, con la mummia che ora scende le scale scagliandosi su Heydak: prima lo maledice facendogli rattrappire la muscolatura, poi lo investe con un getto di energia che scaglia dal suo bastone e infine chiude in mischia con lui e lo abbatte con una randellata sul capo. Heydak va a terra, a zero punti ferita; segue un momento di incredulità: è la prima volta che il PG di Alberto cade da quando abbiamo iniziato la campagna.

Nel frattempo, nella foga di punire Heydak per la sua insolenza, la mummia era inavvertitamente entrata nel aura protetta dagli spiriti guardiani di Iris, che le avevano divorato una spalla e parte del braccio; sconvolta dal dolore, con il corpo ancora in fiamme per gli incantesimi di Lucius, vedendo che i suoi avversari erano tutti fuori combattimento (Llew oltre la tempesta di sabbia, Iris e Lucius bloccati in delle statue di sale, Heydak sanguinante e svenuto a terra), la mummia gira i tacchi e prova a fuggire su per le scale, verso la libertà.

Ma non abbiamo fatto i conti con la sfortuna sfacciata di Alberto, che nel suo primo tiro salvezza contro morte cala un venti! Heydak riapre gli occhi coperti dal sangue della ferita appena presa e intravvede la sagoma di Tanit in fuga: raccoglie a tentoni l’arco e le scaglia una freccia esplosiva che penetra nel cranio della mummia e le fa esplodere la mandibola.

La mummia cade al suolo per l’impatto e inizia a strisciare verso le scale, ma il fuoco che consuma le sue bende non le dà tregua e dopo pochi scalini saliti a carponi, crolla al suolo, ormai ridotta a un ammasso carbonizzato.

Intanto Llew, di là della tormenta di sabbia, fa a fette l’ultimo guerriero rimasto; quando estrae il suo spadone dal corpo del nemico dopo un affondo ben calibrato, si accorge che parte della patina nera che copriva Succhianime è saltata via, rivelando una punta fatta di un metallo lucente.

Finita la battaglia i due sopravvissuti iniziano a spaccare il sale che ricopre i loro amici, liberandoli dal sortilegio prima che questo assorba tutti il loro liquidi corporei. Recuperiamo l’anello nuziale e il bastone magico dalla mummia carbonizzata e, dopo un riposo per riprendere le forze, saliamo sul nostro Liocorno per tornare a Forno sulle note di Neverending story.

Arrivederci Filippo, ci mancherai!

Arrivati a Forno andiamo a dormire e ci prepariamo per il matrimonio. Ci svegliamo con la caciara dei festeggiamenti dei Nibelunghi: Forno è invasa dalla birra e dall’allegria. I nani in corteo scortano Lucius fino alle Grotte della Madre, dove lasciano Lucius nelle mani degli Stregoni. Non è dato sapere cosa accada dopo, ma durante il pomeriggio i festeggiamenti dei Nibelunghi sono accompagnati da movimenti tellurici che originano dalle Grotte.

A sera, Lucius raggiunge felice ma spossato i suoi amici alla taverna, dove stanno festeggiando; segue una scena molto toccante, con Lucius che dona dei regali d’addio ai suoi compagni. Poi, dopo abbracci e saluti, si ritira nelle tenebre delle Grotte della Madre e poco dopo la terra riprende a tremare.

The show must go on!

Rimaniamo per un po’ basiti e in silenzio; senza Filippo ci sentiamo un po’ persi; ma the show must go on e quindi avanti!

Luna ci ricorda che, prima che salissimo sul liocorno, lei aveva proposto di liberare dal suo stato di non-morte lo spirito di Tanit, anche perché ci sarebbero dei Sicari nell’Ombra che sono sulla sua pista e hanno giurato di consegnarla alla Regina Corvina se il gruppo non accompagnerà oltre i Neri Cancelli due anime che da troppo tempo eludono la morte.

Quindi vada per il flashback! Torniamo indietro di qualche ora e, mentre Lucius si impossessa dell’anello nuziale, il resto del gruppo si dirige verso la cripta superiore, dove albergava lo spettro di Tanit.

Lo sguardo della Regina Corvina

Avvicinandoci alla cripta, possiamo sentire le urla di dolore e disperazione dello spirito della strega, oltre la cortina intessuta d’ombra che copre l’ingresso. Iris decide di infilare la testa nel tendaggio d’ombra e vede in fondo lo spirito di Tanit, che sta urlando di dolore mentre delle fiamme spettrali lo consumano; le Ombre si sono staccate dalla colonne e accompagnano i suoi lamenti come delle prefiche.

Decidiamo di entrare e di porre fine ai suoi tormenti, consegnandola al gelido abbraccio della Regina Corvina. Iris alza la benda e la luce di un piccolo sole invade per un attimo la stanza, dissolvendo le Ombre e abbagliando lo spettro di Tanit. Heydak scocca una freccia magica, che va a conficcarsi nello spettro, mentre Llew sfodera il suo spadone e, con un bagliore di luce, lo colpisce.

Lo spettro evoca una mezza dozzina di Ombre e le scaglia contro Iris e Llew, mentre dalla colonna sul fondo esce una forma spettrale che trapassa Llew e lo blocca alle spalle. Il combattimento si trasforma in una rissa, negli spazi angusti della navata centrale, con i nostri circondati da ogni lato dalle Ombre, finché Llew non riesce a liberarsi dalla presa dello spettro e con una ginocchiata conficca la freccia ancora più in profondità nel corpo spettrale di Tanit.

A questo punto Heydak con un passo d’ombra ricompare alle spalle dello spettro e gli trafigge il cuore con un’altra freccia incantata. Improvvisamente tutto si ferma e un aria gelida riempie la stanza, mentre sullo sfondo si apre un passaggio in un mondo di bruma, nel quale viene inesorabilmente attirato lo spirito di Tanit; in lontananza, nascosta nelle nebbie teneborse, a Heydak sembra di scorgere lo sguardo compiaciuto della Regina Corvina.

Abbiamo consegnato un’anima alla Regina, ne manca ancora una per saldare il debito di Iris.

Il bottino

Ci riuniamo a Lucius e ci prepariamo a finire il flashback. Come ultima cosa, Alberto si mette a cercare se c’è del bottino da depredare; recuperiamo i monili e gli ori di Tanit dallo scomparto nel suo sarcofago d’alabastro e, tornando nella cripta della mummia, Heydak scova un passaggio sotto il trono di Tanit. Dopo essersi fatto venire un’ernia per spostarlo, scende le scale che portano al tesoro di Tanit: su un piedestallo troneggia un libro consunto dagli anni, mentre sparsi sul pavimento troviamo gioielli, unguenti e tre pozioni magiche.

Chiudiamo il flashback e ritorniamo a Forno, con i nostri eroi che si svegliano un po’ storditi, dopo la notte di festa e bagordi seguita al matrimonio di Lucius. Heydak corre alla Sacra Forgia per recuperare il suo arco.

Decidiamo che ci sembra un buon momento per passare di livello; inizieremo la prossima sessione al nono.


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