Volume II, ventesima sessione – Fogliaverde

Cronaca della ventesima sessione della seconda avventura “Per favore non mordermi sul collo” della campagna di D&D “Quella sporca quartina

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In breve

Abbiamo parlato con Tenacia; poi ci siamo recati al Mausoleo di Fogliaverde, dove siamo stati aggrediti da una marmaglia di Gnomi brucianti e impazziti; siamo comunque riusciti a trafugare il corpo del Re, ma sulla via del ritorno ci ha aggredito un branco di lupi.

Dubbi morali

La sessione inizia con i PG nella casetta di Rododendro, il capo degli Gnomi; approfittiamo del fatto che lui esce per prepararci un infuso, per discutere sul da farsi; lascio ai giocatori una decina di minuti, prima che lo Gnomo ritorni. Sembra che la linea che va per la maggiore sia quella di liberare Tenacia, qualsiasi sia il costo per gli Gnomi e la foresta: ci pare infatti che questa non via vita, ma una sua pallida ombra.Il punto è che non ci è chiaro né come sia successo che la foresta continui a bruciare, né quale sia alla fin fine il nostro scopo; è chiaro che il nostro obiettivo è portare dalla nostra parte le Marmotte, ma cosa le farà uscire dal loro isolamento: estinguere l’incendio? Capire chi lo ha provocato? Recuperare il Talismano di Fuoco?Stiamo ancora ragionando, quando rientra Rododendro. Gli palesiamo alcuni dei nostri dubbi, ossia se valga la pena continuare a cantare. Lui ci spiega che se smettessero Tenacia sarebbe libera è sicuramente si vendicherebbe su di loro e che, quindi, non vede alcuna via di uscita; magari i personaggi riuscissero a trovarne una, che salvasse gli Gnomi e la foresta.

A tu per tu con Tenacia

Chiediamo dove si trovi Tenacia e lui ci indica la sponda opposta del lago, dove viene lambito dalla foresta in fiamme. Prendiamo due barche, in una Llew e Iris e nell’altra Draco III e Heydak; avvicinandoci all’altra riva, vediamo stagliarsi contro la foresta in fiamme il profilo di un cervo immenso, che scalcia disperato a qualche metro da terra, mentre viene tenuto fermo da un virgulto che lo trapassa da parte a parte; la parte apicale del virgulto, con il cervo ad esso impalato, è avvolto in delle fiamme inestinguibili; seguendo con lo sguardo il virgulto, vediamo che scende fino alla sponda del lago dove ha piantato le sue radici.

I personaggi sentono subito risonare in loro la voce di Tenacia, che gli esorta a liberarla dal suo tormento indicibile, come le avevano promesso; mandiamo avanti Draco, che sembra quello con la parlantina più sciolta, che le spiega come per liberare la foresta e lei dal fuoco, avrebbero bisogno prima di raggiungere l’Albero della Vita, per capire cosa fare. Mario fa un bel tiro e Tenacia gli benedice, dandogli il potere di sopportare le fiamme che consumano la foresta.

Torniamo sulla sponda degli Gnomi e riparte la discussione; più di qualcuno non si fida ad affrontare un viaggio di almeno 6 ore, andare e venire, attraverso i tronchi in fiamme, con il rischio di rimanere intrappolati a bruciare nella foresta, dovesse finire la magia della benedizione di Tenacia; ricordo che sono un gruppo di nono con una caterva di oggetti magici, ma niente: vince la prudenza.

Corsa nella foresta

Decidiamo quindi di puntare a sud, al Mausoleo di Fogliaverde. Sarebbero poco più di sei ore di cammino, ma i PG decidono di farle a passo di corsa, visto che Tenacia non fa loro sentire la stanchezza. Corriamo lungo la strada, con la foresta in fiamme a farci da quinta; passiamo il ponte e via verso sud; sentiamo alle nostre spalle gli ululati dei lupi farsi sempre più vicini: ci hanno fiutato, ma per nostra fortuna arriviamo al Villaggio di Sotto, prima che si siano addosso.

Durante la corsa, la benedizione di Tenacia ci protegge dal calore; solo Luna tira 1, già dalla prima ora, quindi Iris, per quanto resistente al fuoco, arriva al villaggio decisamente provata.

Gnomi impazziti

Come per il Villaggio di Sopra, anche quello di Sotto si trova in una conca nel terreno; solo che in questo caso non c’è un lago a rendere respirabile l’aria, anzi. Guardando dall’alto il villaggio, vediamo che le casupole, sono circondate da siepi e alberi in fiamme, quindi comunico chiaramente che l’ambiente del villaggio è ancora più caldo di quello della strada e che qui sarà necessario fare il TS ogni dieci minuti, anziché ogni ora.

Le casupole sono quasi tutte sul versante su cui si trovano i personaggi; al centro della conca, si distingue una collinetta sulla quale si erge un tempietto circolare: il Mausoleo! Notiamo che nel villaggio, oltre alle solite casupole, ci sono due edifici più grandi che danno ciascuno su una piazza: uno alla nostra destra e uno alla nostra sinistra. Aguzzando la vista, vediamo muoversi velocissima una piccola figura ardente, tra l’ombra di una casa e l’altra. Non abbiamo troppo tempo, sentiamo gli ululati alle nostre spalle; Llew non perde tempo e si getta in avanti; gli altri lo seguono.

Non ci mettiamo molto ad accorgersi che abbiamo attirato l’attenzione delle creature che infestano il villaggio; sentiamo alle nostre spalle dei rantoli e voltandoci vediamo una masnada di Gnomi carbonizzati e in fiamme che stanno chiudendo su di noi, con una luce di pazzia assassina negli occhi.

Il gruppo decide di scartare a destra, verso la piazza che avevamo visto dall’alto, ma gli Gnomi continuano il loro inseguimento: rischiamo di venire chiusi in una sacca! Llew e poi a ruota gli altri saltano sul tetto di una casupola, al limitare della piazza, per osservare da una posizione di vantaggio. Ci saranno più di cinquanta Gnomi che stanno sciamando verso di noi.

Mentre Llew prova ad abbatterli a sassate, Draco blocca quelli davanti a noi evocando un muro di luce; attraversandolo, la maggior parte delle creaturine viene bruciata dalla luce abbagliante; le poche che riescono a passare si stagliano come delle ombre sforacchiate sullo sfondo luminoso; nel frattempo Heydak bombarda con le sue frecce ghiaccianti quelli che provano ad avvicinarsi e Iris evoca il potere del suo occhio di luce, per scacciarne una buona parte (abbiam deciso che contano come non-morti).

Comunque sono troppi e la marmaglia preme contro le mura della casupola, mentre gli Gnomi si arrampicano uno sull’altro per ghermire i personaggi. Con un balzo uno si avvinghia al collo di Draco e gli pianta le zanne nel collo, suggendogli il sangue come una zecca; mentre Draco e lo scrolla con un passo velato, Llew si mette a schiacciare gli gnomi-zecca con i suoi stivali e Heydak continua a mietere vittime con il suo arco; ma è Iris a risolvere la situazione, evocando i suoi spiriti guardiani pac-man: molti gnomi finiscono divorati, mentre gli altri si allontanano, ma continuano a seguire il gruppo a distanza di sicurezza con sibili famelici.

Gli spiriti ci concedono una decina di minuti di protezione e ne approfittiamo per correre verso il mausoleo.

Il mausoleo di Fogliaverde

Arriviamo alla collinetta del Mausoleo; al centro del piccolo tempio circolare si trova un sarcofago. Sul lato superiore è ornata dalla scultura di uno giovane gnomo dormiente, la cui testa viene retta da una driade piangente, a metà strada tra la forma antropomorfa e quella di salice piangente.

Lungo i lati dei bassorilievi dipingono i momenti salienti della vita del Re: lui cha affronta Zannafiera assieme a Draco e ai compagni; Fogliaverde che porta in dono alcuni resti del drago a un Elfa che vive in un capanno tra i boschi; la foresta che viene intrisa dello spirito di Tenacia; Fogliaverde torna dall’Elfa che lo ammaestra su come affrontare Tenacia; il Re e la driade: un amore al primo sguardo; lei gli dona il Pollone Eterno; Fogliaverde che affronta con il pollone il cervo, mentre gli Gnomi cantano; il corteo funebre di Fogliaverde, morto impalando Tenacia.

Mentre Draco e Iris stanno di guardia, Heydak controlla e disarma le trappole e, con l’aiuto di Llew apre il sarcofago: dentro c’è il corpo nudo e perfettamente conservato di uno Gnomo bellissimo, dai lunghi capelli biondi: il Re Fogliaverde.

Momento di delusione generale: come, tutto qui? Neanche un super oggetto magico risolvi quest? Mi scuso, ma è così: d’altronde se fossero venuti prima qui e poi all’altro villaggio, magari sarebbero stati contenti delle informazioni apprese.

Llew si carica sulle spalle il cadavere, magari serve. Aggiungiamo la sottrazione di cadavere alla lista delle nostre gesta eroiche e, grazie a un Passare senza tracce della nostra Iris, riusciamo a fuggire di sotto al naso agli Gnomi che stavano piano piano circondando il mausoleo.

I lupi

Riprendiamo a correre verso Nord, lungo la strada, lasciandoci alle spalle il Villaggio di Sotto e i suoi Gnomi impazziti. Ma, come sappiamo, c’è un branco di lupi sulle nostre tracce e, quando l’effetto della magia di Iris svanisce, fiutano l’usta e si lanciano all’inseguimento. Ci raggiungeranno quando siamo ormai in vista del ponte; per fortuna tiro basso e ce ne troviamo solo tre a sbarrarci la strada, più uno a chiuderci la via di fuga alle nostre spalle.

Chiaramente non sono lupi normali, ma lupi che da almeno cent’anni sono sotto l’effetto di Tenacia e che bruciano e si rigenerano costantemente.

Lo scontro è rapidissimo. Un lupo impegna Llew, mentre altri due balzano su Iris scaraventadola a terra: uno le stringe la gola mentre l’altro le azzanna la gamba; Iris si impanica e brucia il suo infliggi ferite, ma riesce a salvarsi grazie a un santuario di Llew e a un uso provvidenziale dell’incantesimo scudo.

Intanto, nelle retrovie, Heydak con un passo d’ombra compare alla spalle del lupo e lo infilza con le sue frecce, mentre Draco schianta ripetutamente con lo scettro d’ombra; il lupo prova a fuggire, ma Heydak gli ferma il passo, permettendo a Draco di abbatterlo con un colpo alla schiena.

A questo punto la battaglia cambia rapidamente, con i PG che, in superiorità numerica, abbattono un altro lupo e mettono in fuga i due che stavano azzannando Iris; Heydak infine ucciderà uno dei fuggitivi, mentre scappa su per il ponte.

Ci troviamo ai piedi del ponte, decisamente provati dagli scontri e dal calore della foresta. Inizierà da qui la prossima sessione.


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