Cronaca della prima avventura “La squadra suicida” della campagna di D&D “Quella sporca quartina”
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In breve
In breve: abbiamo assaltato il covo di Chiomarossa e lanciato la nostra prima palla di fuoco!
Sagome nella nebbia
Eravamo rimasti con i PG che si stavano riposando nel covo di Servilia, in attesa di dare l’assalto al magazzino di Chiomarossa. Quando sono circa le quattro della mattina, lasciamo il covo e ci dirigiamo attraverso i bassifondi, nella nebbia, diretti verso il muro di cinta che divide i bassifondi dalla zona del porto. Qui, in una grande piazza di trovano tre imponenti magazzini, che come le dita di un pettine si protendono dal muro di cinta verso la piazza. Nella nebbia si intravedono delle figure che si muovono attorno alla porta del magazzino centrale.
Entra in azione Heydak che, tra la vista del corvo e le sue capacità di furtività, aiutandosi anche con una nube di nebbia creata all’uopo, riesce a perlustrare la zona senza farsi notare. Riferisce al resto del gruppo che un gruppo di legionari sta caricando dal magazzino delle casse su dei carri, aiutati da dei nani che portano una fascia rossa al braccio. Davanti all’ingresso ci sono tre nani armati di guardia, mentre un nano imponente con una corazza e un elmo con una cresta rossa dà gli ordini, coadiuvato da un latro nano che segna su una tavoletta tutto quello che viene caricato e scaricato. Quindi: legionari; nani con fascia al braccio; e tanta tanta nebbia.
L’assalto al magazzino dei Nani
Si decide di aspettare una mezz’ora che i legionari abbiano finito i loro comodi e se ne vadano; nel frattempo il corvo di Heydak individua quello che potrebbe essere un passaggio segreto su uno dei lati del magazzino. Quando i legionari sono andati via, il gruppo quatto quatto fa il giro della piazza e prova a intrufolarsi nel vicolo tra due magazzini per raggiungere il passaggio segreto; intanto Lucius si è trasformato in uno dei sicari che gli avevano aggrediti la sessione precedente, ma Iris canna brutalmente il tiro di furtività e qualcosa dovrà pur succedere.
Appena ci avviciniamo abbastanza al passaggio da poter vedere qualcosa attraverso la nebbia sempre più fitta, notiamo quattro (o tre, i miei appunti non sono chiari) nani, con la solita fascia la braccio, che stanno uscendo. I poveri nanerottoli non fanno in tempo a fare ba o ma, che il gruppo li carica per sterminarli; richiamati dai rumori della battaglia, arrivano alle spalle del gruppo anche i tre nanerottoli di guardia. Ma comunque non c’è storia e in pochi round il gruppo gli smalta, tranne uno che riesce a tuffarsi al sicuro all’interno del magazzino.
Ci troviamo quindi davanti al passaggio segreto: una piccola porta alta non più di un metro e venti. Cincischiamo un po’: cosa fare? Chi entra per primo? Cosa ci aspetterà dentro? Diamo un’occhiata e vediamo che il nanetto si è nascosto dietro a una cassa; Lucius prova a seccarlo con un dardo infernale, ma questo rotola al sicuro dietro a una nuova cassa. Insomma: bisogna entrare. Llew si fa coraggio e si lancia dentro, saltando sopra la cassa dietro cui si nasconde il nano, brandendo lo spadone sopra la testa per schiantarlo. Ma guardando attorno a se, mentre vola sopra la cassa, si accorge che tutto attorno alla sala c’è un ballatoio su cui si trovano cinque balestrieri nani, pronti a colpirlo. Riesce ad evitare i dardi lanciati da quelli davanti a lui, ma i due che sono alle sue spalle lo centrano come un puntaspilli. Llew comunque affetta il povero nano e poi, con la sua potenza felina, balza all’indietro per vendicarsi dei due nani che lo hanno centrato.
Palla di fuoco!
Intanto Heydak, rimanendo nascosto fuori dal magazzino, prova a centrare con l’arco i nani che sono rimasti dentro, ma stasera i dadi non vogliono girare dalla parte di Alberto; Iris entra nel magazzino, si nasconde dietro una colonna, benedice il resto del gruppo e nota una strana creatura, come un bradipo gigante, che si muove furtivamente sul soffitto del magazzino; a Lucius sono girati i coglioni e, con una bella palla di fuoco, distrugge mezzo magazzino e abbrustolisce tre nani balestrieri e il bradipo.
Il bradipo si lascia cadere a terra e aggredisce Llew, che dopo aver sistemato la pratica dei due balestrieri che avevano osato infilzarlo, stava tornando indietro per uccidere l’ultimo balestriere rimasto in vita, ormai ridotto a una torcia nanica. Vedendo Llew quasi a terra, Iris si lancia in una scivolata stile baseball e riesce a toccarlo con un curaferite, ma viene avvelenata dal bradipo che esala da delle ghiandole una nube tossica che manco una cimice.
Llew stende Chiomarossa
Comunque, sono quasi tutti morti, tranne uno dei nanetti dietro alla cassa, quello che Heydak non è mai riuscito a colpire; il nano si lancia verso una porta sul fondo, ma viene centrato dal solito Lucius, proprio mentre la porta si sta aprendo: entrano in scena Chiomarossa e il suo braccio destro. Mentre il resto del gruppo ammazza il contabile, che si rivela essere un chierico di Moradin, Lucius indebolisce con il suo sortilegio Chiomarossa, cosicché Llew riesce a gettarlo a terra e costringerlo ad arrendersi mentre con un piede gli blocca il collo.
La sessione finisce qui; abbiamo fatto un bel macello e speriamo di non aver attirato troppa attenzione con l’esplosione della palla di fuoco.
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